Dai uno sguardo attorno al fuoco. Che cosa ti ha portato a viaggiare con questa gente, che puzza della polvere e del sudore della città? È una forma di bontà? Li proteggi forse come una mamma orso difende i suoi cuccioli? Sono loro il tuo branco, ora? Inconsueti sono i fratelli e sorelle che ti sei dato. Qualunque cosa ti abbia spinto ad aiutarli, certamente sarebbero perduti senza i tuoi sensi acuti e i tuoi artigli affilati.

Tu appartieni agli ampi spazi consacrati, sei nato dalla terra e porti il marchio dei suoi spiriti sulla tua pelle. Forse avevi una vita prima, forse eri un abitante di città come loro, ma adesso non più. Hai rinunciato a quella forma statica. Ascolta i tuoi alleati pregare i loro dèi scolpiti nella pietra e guardali lucidare i loro simulacri d’argento. Parlano della gloria che troveranno in quella città marcia che vi siete lasciati alle spalle.

I loro dèi sono infanti, il loro acciaio non li proteggerà. Tu segui le vecchie vie, indossi la pelle della terra stessa. Prenderai certo la tua parte del tesoro, ma camminerai mai come uno di loro? Solo il tempo lo dirà.

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